RIMINI . Venticinque imprenditori rischiano di essere processati con l’accusa di aver preso parte, a vario titolo, al giro d’affari messo in piedi da un’associazione per delinquere finalizzato al l’evasione fiscale transnazionale. Gli avvisi di conclusione dell’indagine sono in via di notifica da parte dei militari della guardia di finanza di Rimini, titolari dell’inchiesta assieme agli uomini dell’Agenzia delle Dogane (pm Luca Bertuzzi) .
Siamo sempre nell’ambito dell’ “operazione” Machiavelli” che già vede a processo quattro presunti promotori del sodalizio e ha portato un imprenditore sammarineese al patteggiamento di un anno e otto mesi condizionato all’impegno di restituire allo Stato un milione e mezzo di euro: 750mila euro considerato il provento di attività illecite (l’Iva indirettamente evasa) e altrettanti dovuti al fisco per il pagamento delle tasse.
Secondo gli investigatori il sodalizio avrebbe evaso il fisco per più di 37 milioni di euro, rimanendo alla cifra accertata. Gli arresti dei promotori, scattati dopo due anni di indagine, risalgono al gennaio 2013 (il presunto ideatore Lamberto Ausili, 60 anni).
Fonte: Libertas – San Marino