Nasce Breading, piattaforma digitale no-profit per favorire l’incontro tra offerta di pane e bisogno: «Fungerà da intermediario tra i panifici che hanno pane in eccedenza e le associazioni del terzo settore- spiega Gabriella Zefferino, parte del team ideatore- Sarà fruibile in modo gratuito.» Attraverso un sistema di geolocalizzazione le associazioni potranno essere aggiornate sulle giacenze di fine giornata e sulla localizzazione del punto di ritiro più vicino. «Ogni giorno 5 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza mentre 13.000 quintali di pane vengono buttati- sottolinea Gabriella- Era assurdo non fare nulla.»
L’idea nasce un paio di mesi fa da un gruppo di 9 persone localizzate tra Milano e Bergamo: ragazzi dai 20 ai 32 anni con background accademici diversi e la voglia comune di ridurre gli sprechi alimentari. Mettono in campo la start up vincendo la Start Cup Live 2014 e ora sono in partenza come rappresentanti italiani per il Pioneer Festival, tra le più importanti competizioni del settore in Europa. Non basta. Lo scorso mercoledì scrivono un tweet ad Andrea Olivero, viceministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Lui risponde e li invita a Roma per un incontro; Gabriella, Nicolò Melli e Ornella Pesenti arrivano a rappresentanza del team. «Concreta e geniale come sono molto spesso le idee dei giovani- dichiara a Corriere il viceministro – Hanno saputo cogliere la potenzialità di uno strumento dalla comune valenza sociale e ambientale facendo leva su un punto importante: la semplificazione.» Ottenuto l’appoggio del viceministro (e un selfie insieme), da oggi si passa alla sperimentazione: Milano e Bergamo come terreno iniziale per poi condividere i risultati a settembre in una tavola rotonda con le associazioni del terzo settore. «Una sperimentazione su larga scala nel 2015» promette Olivero. E vien subito da pensare ad Expo.
Fonte: sociale.corriere.it