Eccellenze siciliane: due Marsala nella classifica dei migliori vini d’Italia

Posted by | ottobre 09, 2015 | Senza categoria | No Comments
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E’ il Barolo 2011 di Bartolo Mascarello, con un punteggio di 20/20, il miglior vino d’Italia, secondo la guida de l’Espresso, presentata a Firenze nella cornice della Stazione Leopolda. Ma ci sono anche due vini siciliani, due Marsala, nella classifica. A distanza ravvicinata (19,5/20) altri tre vini piemontesi: il Barbaresco Pajé Vecchie Viti 2010 di Roagna, il Barolo Riserva Monprivato Cà d’Morissio 2008 di Mascarello Giuseppe & Figlio, il Barolo Riserva Monfortino 2008 di Giacomo Conterno. A 19/20 troviamo un gruppetto di 13 vini, costituiti in gran parte dalle denominazioni più classiche. Il Brunello di Montalcino è così rappresentato da Salvioni, Talenti e Stella di Campalto; il Barolo da Bruno Giacosa con il suo Falletto, da Giuseppe Mascarello con il Monprivato, da Prunotto dal Vigna Colonnello; il Barbaresco da altri due cru di Roagna. La lista delle ‘super eccellenze’ della guida, curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, è completata dal bianco marchigiano Gli Eremi de La Distesa, dal Cabernet toscano d’Alceo del Castello dei Rampolla e da tre vini dolci: il Vin Santo 1998 di Castell’in Villa e due Marsala Riserva firmate dalle Cantine Florio e da Marco De Bartoli.

A seguire la ‘truppa’ de ‘i vini dell’eccellenza, distinta dal simbolo delle ‘cinque bottiglie’, corrispondenti a un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2016 ne attribuisce 223, evidenziando una decisa flessione rispetto all’anno passato quando si era toccata quota 263. Un calo consistente, da collegare in parte alle difficoltà innescate, in molte regioni, dalla problematica vendemmia 2014. Le aziende di maggiore rilevanza qualitativa sono inoltre segnalate dall’attribuzione di ‘stelle’ (da una a tre) in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2016 de L’Espresso le ‘stelle’ sono state assegnate a 526 produttori (520 lo scorso anno), tra i quali 18 classificati con la massima valutazione di ‘tre stelle’, uno in più rispetto alla scorsa edizione in virtù dell’ingresso nell’élite nazionale dell’azienda campana Pietracupa.