In Italia c’è un lavoratore abusivo ogni sei lavoratori autonomi regolari. E’ la denuncia di Confartigianato che vede nell’abusivismo “una grave minaccia per le imprese regolari e in particolar per quelle operanti nell’artigianato”. Nel 2013 sono state 1.049.000 le unità di lavoro equivalente a tempo pieno indipendenti irregolari che, nell’arco di un triennio hanno registrato un aumento dello 0,3% mentre nello stesso arco di tempo imprenditori a lavoratori autonomi regolari sono calati di 275.000 unità, con una caduta del 4,2%. “Sulla base di questi andamenti – osserva l’associazione – l’incidenza del lavoro non regolare è salita al 14,5%, equivalente ad un occupato indipendente irregolare ogni 5,9 indipendenti regolari”. Dati più recenti, relativi al terzo trimestre 2015, mostrano che sono 330.233 le imprese artigiane italiane – una su quattro – che subiscono la concorrenza sleale del sommerso. Sulla base dell’Eurobarometro della Commissione europea si stima che in Italia 6.897.000 persone hanno effettuato negli ultimi 12 mesi acquisti di beni e servizi che contengono lavoro irregolare, pari al 13,3% della popolazione sopra i 15 anni ed oltre di 1,7 punti superiore alla media UE a 27 di 11,6%.
fonte: ansa.it