L’omissione del deposito di atti connessi all’indagine preliminare comporta la loro inutilizzabilità in sede di udienza preliminare, ma non anche la nullità della successiva richiesta di rinvio a giudizio e del conseguente decreto che lo dispone. In tal caso, infatti, il diritto di difesa dell’imputato è comunque assicurato dalla inutilizzabilità delle risultanze di cui non ha potuto prendere cognizione per l’omesso deposito.
A precisarlo è la sentenza 43552/2014 della Cassazione, a seguito di un ricorso da parte di tre diversi imputati (ciascuno in qualità di legale rappresentante di tre diverse società) ritenuti colpevoli, dalla Corte d’appello di Brescia, dei reati di emissione e utilizzo in dichiarazione dei redditi di fatture per operazioni inesistenti per fini di evasione fiscale.
Fonte: il Sole 24 Ore